Lo insegna l’enogastronomia di qualità, quella fatta di gesto artigiano e attenzione al dettaglio: un frutto che matura nella sua stagione e un pane lasciato lievitare a lungo hanno un gusto autentico e quasi magico, a differenza di prodotti e piatti che contengono ingredienti fatti maturare a forza o lievitati chimicamente, per fare in fretta.
Sulla scia di ciò che le meraviglie della natura insegnano anche nell’enogastronomia e dopo aver riflettuto a lungo anche in sede di formazione docenti, la parola chiave che accompagnerà la sede della Scuola della Formazione Professionale DIEFFE DI Spinea (VE) in questo nuovo anno formativo 2021-2022 sarà proprio “attesa”.
“Attesa” come riscoperta del tempo che serve per costruire la felicità.
“Attesa” nel saper stare di fronte alla fatica che richiede formarsi per diventare dei professionisti che mettono se stessi nel lavoro e che per questo si impegnano a riprogettare ciò che non funziona con coraggio e passione.
“Attesa” come nutrimento del pensiero creativo che va impiegato nella progettazione – e non solo nell’esecuzione – del gesto artigiano.
“Attesa” come crescita consapevole, un passo alla volta, gustando le tappe del percorso, senza perdere di vista la metà.
“Attesa” dell’imparare a vedere il bello dei tanti imprevisti che arricchiscono l’esperienza professionale e di vita.
“È il sapore dell’attesa a colorare i sogni e a farli diventare vita – commenta la Direttrice della Scuola Alessia Ricci – Abbiamo sentito la necessità di dare un segnale chiaro, anche in risposta agli anni della pandemia. Se questo periodo ricco di complessità ci ha insegnato qualcosa, è proprio il valore del tempo, del costruire nuovi mondi possibili nella formazione dei ragazzi. Per quanto riguarda la sfida educativa e formativa che ci aspetta quest’anno e negli anni a venire, immaginiamo mondi aperti, con radici più solide e rami più alti. Mondi rispettosi di una pedagogia della lentezza come valore ritrovato, oserei dire che l’attesa possa diventare un ingrediente necessario di innovazione”.
A tutti noi – studenti, personale scolastico, famiglie, aziende e territorio – l’augurio di un anno formativo all’insegna del saper riconoscere e cogliere con pazienza i frutti di ciò che semineremo da domani, insieme.